Attività da eseguire
Tutti i sistemi satellitari per la navigazione globale (GNSS) oggi disponibili, tra cui GLONASS, Galileo, BeiDou e GPS modernizzato, offrono già, o almeno hanno pianificato, servizi di localizzazione che utilizzano più frequenze in banda L. L’utilizzo di vari segnali su portanti diverse contribuisce significativamente a migliorare la stima della posizione di un ricevitore (soluzione di navigazione) in termini di accuratezza, affidabilità e resilienza alle interferenze. Il miglioramento della precisione deriva dal fatto che ricevitori che operano sui segnali L1, L2 e L5 sono in grado di calcolare il ritardo ionosferico e, di conseguenza, rimuovono il corrispondente errore di posizione. Prendendo in considerazione tutti i sistemi GNSS disponibili, nello spazio sono presenti oltre 120 satelliti per la navigazione. In media, circa 30 satelliti sono visibili dalla maggior parte dei luoghi di tutto il mondo. Ciascuno di questi veicoli spaziali (SV) offre più servizi di posizionamento a frequenze diverse. I segnali dei satelliti visibili non sono solo ricevuti tramite un unico percorso in visibilità ottica (LOS, line of sight), ma sono anche riflessi dagli edifici nelle vicinanze o da altri ostacoli.
Ovviamente, i requisiti dal lato del ricevitore aumentano con l’evoluzione nelle costellazioni GNSS; le simulazioni realistiche diventano sempre più complesse e costose in termini di capacità di calcolo richiesta.
I progettisti che sviluppano nuovi ricevitori in grado di elaborare segnali multicostellazione richiedono un simulatore altamente accurato e versatile per convalidare la funzionalità e le prestazioni. Il simulatore deve essere in grado di fornire segnali quanto più realistici possibile per qualsiasi combinazione di costellazioni GNSS (ad es. GPS, Galileo, GLONASS o BeiDou) e frequenze. Per questo motivo, il suo budget di canale deve essere abbastanza grande da coprire tutti i veicoli spaziali visibili, l’elevato numero di servizi di posizionamento (come L1 C/A o E1 OS) e anche gli echi riflessi. Inoltre, i progettisti devono essere in grado di tenere conto delle caratteristiche di propagazione del segnale, come gli effetti troposferici e ionosferici, le caratteristiche del sistema, come l’orbita e gli errori di clock, e l’ambiente dove si troverà l'utilizzatore finale, ad esempio in aree più o meno oscurate da ostacoli o afflitte da altri tipi di disturbo.